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Parrocchia Regina Pacis

A Monteverde

Riconciliazione

Riconciliazione

Di seguito i link agli articoli parrocchiali legati alla Riconciliazione, e più oltre una introduzione al Sacramento.

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  • Prime confessioni

 

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Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione. (LC 15.7)

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Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Ed egli disse loro questa parabola.

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I Peccatori e i pubblicani sono attratti dal Signore e osano avvicinarlo per mettersi in ascolto. Invece i farisei e gli scribi iniziano a mormorare e rimangono bloccati. Non avendo fatto esperienza della misericordia di Dio non riescono a capire come mai il Signore Gesù riservi tutta la sua cura per i miseri, per gli emarginati, e per tutti coloro che avevano sbagliato. Dal canto suo il Signore sapeva bene che esistono due genere di peccatori: quelli che sanno di esserlo e quelli che non se ne rendono conto. E sapeva bene che il cuore dei primi è umile e aperto per accogliere il suo amore, mentre quello dei secondi è superbo e chiuso.

Così il Signore, ignorando le mormorazioni, comincia a rivolgersi direttamente ai peccatori per spiegargli in che consiste la misericordia di Dio. E lo fa a modo suo, senza formule o catechesi, ma attraverso il racconto di una storia.

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.Perdersi

Un uomo aveva due figli, il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto.

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Cosa vuol dire vivere in modo dissoluto? Sembra un modo di dire arcaico, eppure ha un significato molto semplice: dissolversi, perdere la propria sostanza. La stessa cosa che accade a una compressa effervescente quanto entra in contatto con l’acqua.

Sembra essere il destino del figlio minore, che non appena decide di allontanarsi da suo Padre e dalla vita bella e nobile che conduceva in casa propria, comincia a perdere pezzi, sperperando l’eredità che aveva ricevuto.

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Ritrovarsi

Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora rientrò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzò e tornò da suo padre.

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L’eredità paterna si dissolve, e con essa ogni legame con le sue origini. Da figlio amato, si scopre degradato a schiavo sfruttato. Ma è proprio questa degradazione che opera in lui l’effetto di una doccia fredda, e gli permette di svegliarsi e rientrare in sé.

Una volta scoperto l’inganno e ripreso contatto con il vero sé affiora un sincero pentimento, e con esso il desiderio di tornare a casa e riconciliarsi con suo Padre.

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Riconciliarsi

Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.

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Il figlio ritorna dal Padre pensando di doverlo ripagare per il male fatto, e invece trova un Padre fuori di sé dalla gioia che gli corre incontro, gli si getta al collo e lo abbraccia. Evidentemente non aveva smesso di attenderlo e di pregare per il suo ritorno.

Non fa in tempo a confessare di aver sbagliato che il Padre comincia a mettere in subbuglio tutta la casa per festeggiare il suo ritorno. Svestendolo dell’abito logoro e rivestendolo di un abito nuovo gli restituisce la dignità che aveva perso.

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Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino casa, udì la musica e le danze; chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disubbidito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”.

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Il figlio maggiore, apparentemente il migliore della casa, per la prima volta fa esperienza del fallimento. La sua ottima condotta gli è costata cara, perché gli ha impedito di riconoscersi anche lui bisognoso di perdono. Non avendo mai fatto esperienza del perdono del Padre, non è capace di comprendere la festa e l’allegria che animano la casa, e ne prova invidia.

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Il volto di Dio

La misericordia è il volto di Dio, e non farne esperienza vuol dire non conoscerlo. Come la parabola lascia intendere è qualcosa che supera largamente il perdono dei peccati, perché è la personalità stessa di Dio, il suo modo di agire, e di prendersi cura dei suoi figli. È il dolore di un padre che non può impedire al proprio figlio di andarsene perché ha rispetto della sua libertà, è una attesa interminabile ricca di speranza e di preghiera, una gioia incontenibile, una corsa e un abbraccio avvolgente, un abito nuovo, e una festa senza fine.

 

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Veglia di Pentecoste Animata dai giovani della XX Veglia di Pentecoste 
Animata dai giovani della XXX prefettura.
Carissimi. Il Grest è alle porte e come tradizio Carissimi. 
Il Grest è alle porte e come tradizione maggio è il mese per la formazione animatori. 
Quest’anno il giorno di formazione e preparazione sarà la domenica pomeriggio dalle 18 alle 20 e termineranno con il campo dal 1 al 4 giugno. 
Per fare l’animatore *É NECESSARIO* mandare personalmente un messaggio al numero che trovate nella locandina per ricevere informazioni più dettagliate.
INFO CAMPI ESTIVI: Dal 2 al 9 luglio: 1 elementare INFO CAMPI ESTIVI:
Dal 2 al 9 luglio: 1 elementare - 1 media
Dal 9 al 15 luglio: 2- 3 media
INFO GREST 2023 Iscrizione per i ragazzi che frequ INFO GREST 2023
Iscrizione per i ragazzi che frequentano catechismo:
Venerdì 14 21 28 aprile 2023
Dalle 16.30 alle 18.30

Per gli altri:
Maggio…
Giovedì 06 aprile 2023. Giovedì Santo. Giovani Giovedì 06 aprile 2023.
Giovedì Santo. 
Giovani della XXX prefettura al termine del cammino: una luce nella notte!
#grazie al Signore e a tutti!
Giovedì santo. Cammino, conoscenza, adorazione co Giovedì santo. Cammino, conoscenza, adorazione con i giovani della XXX prefettura. Vi aspettiamo alle 21.30 a San pancrazio per iniziare il cammino.
VENERDÌ 31 MARZO 2023 ORE 20.30 VIA CRUCIS PER L VENERDÌ 31 MARZO 2023 ORE 20.30 
VIA CRUCIS PER LE VIE DEL QUARTIERE
Preghiera mercoledì V #quaresima Preghiera mercoledì V #quaresima
Preghiera martedì V settimana di #quaresima Preghiera martedì V settimana di #quaresima
Preghiera V settimana di #quaresima Preghiera V settimana di #quaresima
Preghiera giovedì IV settimana di #quaresima Preghiera giovedì IV settimana di #quaresima
Preghiera mercoledì IV #quaresima Preghiera mercoledì IV #quaresima
Preghiera Martedì IV settimana di #quaresima Preghiera Martedì IV settimana di #quaresima
Preghiera Lunedì IV settimana di #quaresima Preghiera Lunedì IV settimana di #quaresima
GLORIOSO San Giuseppe, sposo di Maria, estendi anc GLORIOSO San Giuseppe, sposo di Maria, estendi anche a noi la tua protezione paterna, tu che sei capace di rendere possibili
le più impossibili delle cose.
Guarda alle nostre presenti necessità, rivolgi i tuoi occhi di padre
su ciò che preme ai tuoi figli.
Aiutaci e prendi sotto la tua amorevole protezione le questioni così importanti
che ti affidiamo,
in modo che il loro esito favorevole
sia per la Gloria di Dio
e per il bene di noi
che affettuosamente ti seguiamo. Amen. 

#19marzo #quaresima #sangiuseppe #festadelpapà
Preghiera venerdì III settimana di #quaresima Preghiera venerdì III settimana di #quaresima
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