
CRESIMA! E POI???
Diario di bordo di un genitore
Nel mese di febbraio la nostra Comunità parrocchiale ha accompagnato nella celebrazione del Sacramento della Confermazione un folto gruppo di ragazzi, quasi 50, suddivisi in più giorni e in più turni per le oramai canoniche disposizioni di sicurezza e protocolli anti Covid.
Tra queste c’era anche mia figlia Giorgia. Come genitore, prima ancora che come membro attivo di questa Comunità, mi sono perciò interrogato su cosa ci sarà dopo. Se tutto questo cammino, lungo e affascinante, finirà. Come finirà? E perché deve finire? Perchè proprio ora? Proprio ora, sul più bello, dopo che questa Comunità ha accompagnato mia figlia e tutti i ragazzi, con i suoi catechisti, i presbiteri, i diaconi, il Coro, gli animatori, mia figlia e tutti i ragazzi per ben 5 anni, 3 Sacramenti, visite, Grest e Campo Chiesa, con in mezzo una pandemia e ora anche una guerra. Non può finir così. Cosa vuoi ancora, qualcuno potrebbe dire… E infatti i ragazzi con la Confermazione hanno ricevuto tutti i sette doni: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio. Hanno confermato il proprio amore per Gesù, oltretutto mia figlia nello stesso giorno, il 13 febbraio, del suo battesimo. What else?
E invece no. Tutto quanto di bello e significativo ha fatto questa meravigliosa Comunità in questi 5 anni non finisce. Ma continua.
Papa Francesco ci ricorda di non interrompere il cammino dopo la Comunione, perché Confermazione, Battesimo ed Eucaristia “formano un unico evento salvifico, nel quale veniamo inseriti in Gesù Cristo morto e risorto e diventiamo nuove creature e membra della Chiesa. Ecco perché in origine questi tre sacramenti in origine si celebravano in un unico momento…”.
E questo cammino con il post cresima continua ancora. Così li ritrovo esattamente la domenica successiva sempre in Oratorio, con i Catechisti e gli animatori del post Cresima, ancora riuniti, ancora lì, impegnati come li vedete in foto nei giochi di squadra, con la stessa energia, stesso gruppo, stessi posti, ma con tanto in più. Con una consapevolezza nuova, quella di essere oramai tra i “grandi” della Comunità, quella di essere lì non per un “obbligo di frequenza” scolastica, non perché c’è un Sacramento da incamerare (vai figliolo, che poi così quando ti sposi te lo ritrovi già e hai un pensiero in meno!). No, niente di tutto questo. Forse, vedendoli lì ancora tutti insieme in quello che viene chiamato “post Cresima”, mi piace piuttosto pensare che il Signore sta di nuovo operando per loro. Che ora si sono uniti più saldamente a Cristo; che questo cammino che li ha portati alla Cresima porta a compimento il loro legame con la Chiesa; che gli accorda una speciale forza dello Spirito Santo per diffondere e difendere la fede, per confessare il nome di Cristo e per non vergognarsi mai della sua croce.
Forza ragazzi, si continua, in cammino!
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