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Parrocchia Regina Pacis

A Monteverde

Don Daniele Mazza, un monteverdino dedicato al mondo

Don Daniele Mazza, un monteverdino dedicato al mondo

12/10/2021 Regina Pacis

Quando si dice i casi della vita! Che uno pensa, vado dai Comboniani o vado al Pime?

Vabbè, vado dai Comboniani col motorino, che da Via Guinizelli a San Pancrazio è pure salita! Poi lega il motorino lì di fuori, entra, colloquia, grazie tutto bene, esce e… m’hanno fregato il motorino!
Ed è così che Daniele Mazza decide che forse è meglio provare al Pime, il Pontificio Istituto Missioni Estere che di Monteverde è cuore e istituzione da una vita, nell’intimo scorcio di Via Guerrazzi, che da casa in Via Guinizelli ci si arriva a piedi, che è meglio!

Daniele è un figlio del quartiere, trafila d’ordinanza scolastica alla Crispi, Bixio, Quintino Sella. Per la parrocchia, è di Regina Pacis, Padre Luigi Emiliani al tempo, il parroco dei fermenti spirituali, i gruppi giovanili, giornale, conferenze, testimonianza attiva e condivisione, apertura al mondo esterno e grosse sfide di pallone e volleiboll.
“Padre Luigi – gli chiede Daniele – vorrei provare a frequentare i missionari, il loro mondo, vorrei provare a vivere nel mondo, per dargli la mia mano”. E don Luigi gli prospetta lì vicino i Comboniani o il Pime, e sappiamo com’è andata.

Cioè, questo ragazzo adolescente avverte qualcosa dentro di sé, un po’ sarà lo zio sacerdote,
don Arturo da Teramo, un po’ una missionaria laica che lo stupisce quando ne legge il testamento
spirituale, fatto d’un gran tesoro d’esperienze e di condivisioni e comprensioni.
Col gruppo catechisti di Regina Pacis serve pasti caldi alla mensa di Via Dandolo, e quando un signore senza casa e niente soldi gli chiede “Daniele, siediti a mangiare con noi, che noi abbiamo fame di parole, non soltanto di cibo”, Daniele – un poco titubante – si siede e mangia insieme agli ultimi e gli parla, ma soprattutto ne ascolta la parola.
Dopo le superiori è tutto un turbinio. Un anno di Luiss e poi Daniele entra in seminario. Due anni di filosofia a Roma, un anno di spiritualità, un anno a Detriot, United States, per imparare l’inglese, la lingua del mondo, se ci si vuol parlare.

E via, a capofitto dentro il mondo. “Ho incominciato nelle Filippine, per quattro anni – racconta Daniele – dove ho studiato teologia e d’estate andavo nelle missioni, al sud del paese. È qui che ho iniziato la mia esperienza interreligiosa, dialogando con i musulmani”.
L’ordinazione sacerdotale arriva con la benedizione del Santo Padre. Giovanni Paolo II gli impone le mani nel 2004 e Daniele diventa ufficialmente un uomo di Dio!
“Mi mandano a fare animazione missionaria in tutta Italia e dopo qualche anno parto per la Thailandia, che è diventata la mia patria adottiva! Sono tredici anni che sto lì. Sai quanti sono i cristiani in Thailandia? Lo 0,6 per cento di tutta la popolazione!”
S’accasa presso la Parrocchia di Nostra Signora della Misericordia, nella Diocesi di Bangkok, la capitale. Una città immensa. Il territorio dove insiste la Parrocchia conta 550mila abitanti. I cristiani sono mille.

“Siamo quotidianamente a contatto con gli ultimi – racconta Daniele – quelli che vivono negli “slam”, le baraccopoli, in condizioni precarie di salute, a contatto con i carcerati, gli emarginati, i vinti”.
Un missionario, don Daniele Mazza, che unisce l’impegno concreto di condivisione e di comprensione con lo studio e la cura del dialogo tra religioni, di cui è diventato un promotore eminente e riconosciuto.

“Ho studiato all’università buddista dove ho preso un master in Buddismo. Ho fatto amicizia con molti monaci buddisti ed ho chiesto alla mia stessa università di poter tenere un corso di cristianesimo. Ho avuto 22 studenti e non solo ho fatto loro da docente, ma li ho portati con me in Parrocchia, in giro, a contatto con i bambini disabili. I buddisti credono nel karma, e guardano i disabili con diffidenza, quasi fossero espressioni negative di precedenti vite peccaminose. Ma l’intimità con questi bambini, i loro sorrisi, hanno coinvolto i monaci e fatti ricredere, perché una persona è un qualcosa che va ben oltre il proprio stato fisico”.

“Il buddismo – continua nel suo appassionato racconto Daniele – è molto meditativo. Ma anche il cristianesimo è meditativo. Solo che il cristianesimo lo devi praticare per renderlo autentico, lo devi toccare con mano, nell’esperienza con gli altri. Sono andato nelle baraccopoli con i monaci buddisti. Non ti immagini neanche la felicità di queste famiglie così umili a vedersi entrare in casa quelle che per loro sono delle autorità religiose. Un po’ come se da noi venisse un vescovo, o un cardinale. E anche per i monaci, entrare nelle case di queste persone è stata un’esperienza totalizzante, che non avevano mai fatto prima. Ma ce lo ha insegnato Gesù, che entrava in casa degli umili, dei malati, dei poveri. Ecco la vera condivisione, al di là di ogni appartenenza, ecco la Parola.

“Sono stato parroco della mia parrocchia di Bangkok. Lì, come dovrebbe essere qui da noi, la parrocchia collabora con l’Autorità civile, mette a disposizione le proprie strutture, incontra le persone per capirne i bisogni e cerca di risolverli, promuovendo incontri, progetti. Porto i ragazzi in giro per le strade del nostro quartiere, ragazzi cristiani, musulmani, buddisti. Gli faccio sentire e toccare con mano le diverse realtà che vivono intorno a loro, insieme a loro.
“Parliamo della scuola. Lì in Thailandia c’è la tendenza dei presidi ad accogliere gli alunni migliori, per dare prestigio e risalto ad ogni istituto, il cui livello si misura dai voti degli studenti. C’era una ragazzina disagiata, di famiglia difficile che viveva nella baraccopoli. La porto dal preside per iscriverla e quello storce la bocca. Gli dico, caro Preside, qual è l’alternativa? Lasciare sola questa ragazza? Lasciarla allo sbando? Secondo lei, qual è la scuola migliore? Quella dei buoni voti o quella che accoglie?

“Alla fine il Preside ha assegnato una professoressa a questa ragazza, ed ha avuto anche un premio dalla Municipalità per aver accolto con cura la ragazzina”. Continua intanto a studiare, don Daniele Mazza, anche da remoto, visto che in questi giorni è a Monteverde. Sta portando a termine un dottorato di ricerca, per riprendere i contatti con i buddisti. Vorrebbe riportare nella sua tesi l’esperienza di vita vissuta coi suoi ragazzi “interreligiosi” a contatto e a favore degli ultimi, perché anche le tesi, nelle università Thailandesi, devono essere pratiche, mettere al servizio della società tutto lo studio e l’impegno dei laureandi.
Don Daniele Mazza, un monteverdino dedicato al mondo, dedicato al dialogo inter religioso e all’impegno quotidiano, per portare Gesù nel cuore e nelle braccia degli ultimi.

 

Emanuele De Luca

 

incontri, missioni, Sacerdoti, Fede

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One thought on “Don Daniele Mazza, un monteverdino dedicato al mondo”

  1. Giovanna Natalucci ha detto:
    20/10/2021 alle 08:21

    Stupenda testimonianza di una fede autentica ed illuminante! Grazie Daniele di esistere

     
    Rispondi

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“Colui che si riveste della luce come di un mant “Colui che si riveste della luce come di un mantello si è degnato per noi di diventare come noi.
In questo giorno Egli si copre dei flutti del Giordano;
non che abbia bisogno di purificarsi,
ma per offrirci in se stesso il rinnovamento.
Quale prodigio! 
Senza fuoco Egli rifonde, 
e senza frantumare, plasma di nuovo 
e salva coloro che in Lui sono illuminati.
Cristo nostro Dio, il Salvatore delle nostre anime.” 
Dalla voglia della teofania di Nostro Signore Gesù Cristo.

Fine della settimana di convivenza presso la casa Generalizia con alcuni giovani della nostra parrocchia.
Il Signore illumini il loro cammino per una vita nuova e piena!
“Quest’anno abbiamo approfondito il credo. Con “Quest’anno abbiamo approfondito il credo. Contemplare il Cristo nel giudizio universale è contemplare il centro della nostra fede. È Lui il centro della storia. Chiediamo a Maria di accompagnarci ad accogliere lo Spirito Santo per una vita piena e realizzata come Gesù Cristo.”
Un grazie particolare va alla dott.sa Sara Magister per averci accompagnato nell’arte e nella fede.

Visita alla Cappella Sistina con il gruppo dei cresimandi e loro genitori.
Domenica 22 gennaio 2023 Consegna dei Vangeli ai b Domenica 22 gennaio 2023
Consegna dei Vangeli ai bambini del primo anno comunione. 

«Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.
Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti»
“La festa del battesimo di Gesù non è la festa “La festa del battesimo di Gesù non è la festa del nostro battesimo. Possiamo azzardare che forse il battesimo di Gesù è la festa della nostra cresima. Per 30 anni Gesù ha vissuto nel nascodimento imparando a diventare fedele nelle piccole cose di ogni giorno: scuola, casa, lavoro, famiglia, amici. Con il battesimo Gesù inizia a compiere le promesse di Dio e soprattutto quella di fare giustizia. Fare giustizia è fare della propria vita un capolavoro. Vi auguriamo cari ragazzi di prepararvi alla cresima sapendo che sarà l’inizio per compiere le promesse di Dio per voi. Scrivendo, nelle piccole cose di ogni giorno, i vostri capolavori” Padre Erasmo 
Grazie ai catechisti per i due giorni semplici, intensi e belli!
Ritiro cresimandi - Assisi 2023 Ritiro cresimandi - Assisi 2023
«Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’». Mt 2

Con queste parole evangeliche abbiamo iniziato il campo adolescenti e con queste parole lo concludiamo.
Nel riconoscere come siamo accolti possiamo imparare ad accogliere. E questo campo ci ha dato la chiave dell’accoglienza: CUSTODIRE LE RELAZIONI! Come ha fatto San Giuseppe con il bambino e sua madre. 

Buon cammino a tutti riconoscendo che noi siamo chiamati ad essere e diventare prossimi di qualcun altro!

28-30 dicembre 2022
AMELIA
Campo invernale adolescenti Campo invernale adolescenti
DOMANI SERA IN PARROCCHIA! NON MANCATE… DOMANI SERA IN PARROCCHIA!

NON MANCATE…
NON SIATE TIMIDI… Prenotatevi per una serata di NON SIATE TIMIDI…
Prenotatevi per una serata di serenità e anche per dare una mano ai ragazzi che vogliono partecipare alla GMG…
CENA CON DELITTO Venerdì 23 dicembre 2022 dalle 1 CENA CON DELITTO
Venerdì 23 dicembre 2022 dalle 19.30 nel teatro parrocchiale. 
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Serata di AUTOFINANZIAMENTO organizzata dai RAGAZZI della Parrocchia per la GMG A LISBONA Agosto 2023.
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OBBLIGATORIO LA PRENOTAZIONE
Con il rito del lucernario di questa sera è inizi Con il rito del lucernario di questa sera è iniziato il tempo di avvento. Quest’anno la corona d’avvento è posta dinnanzi ad una porta. L’avvento è la porta per incontrare il Signore che passa nella nostra vita. Maria è porta che si apre sul mistero di Dio. Gesù è la porta che ci conduce alla salvezza. 
Buon cammino di avvento
#avvento #advent
Pellegrinaggio delle 7 (3) chiese con i ragazzi ch Pellegrinaggio delle 7 (3) chiese con i ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento della cresima. 

Abbiamo camminato chiedendo al Signore la forza di dire si alla sua volontà, cercando ti riconoscere i nostri limiti/ostacoli e darci dei punti da cui partire (Eucaristia, preghiera, comunità, carità)

Grazie ai catechisti, animatori e la grande Sara Magister per averci accompagnato nella guida storico artistica.

#chiese #churches #sangiovanninlaterano #santamariamaggiore #santacroceingerusalemme
Seconda tappa, visita all’abbazia di Casamari. Seconda tappa, visita all’abbazia di Casamari.
Gita Adoratori. L’Eucarestia fa la Chiesa, e la Gita Adoratori.
L’Eucarestia fa la Chiesa, e la Chiesa fa l’Eucaristia. 😇
“Costruire la casa” Con la messa di oggi si co “Costruire la casa”
Con la messa di oggi si conclude l’esperienza del campo adolescenti presso la casa Generalizia dei Canonici Regolari dell’immacolata Concezione.
A Dio il nostro più sincero grazie perché ci ha dato la possibilità di incontrarlo ed incontrarci. Egli continui a gettare la sua parola sulle nostre fondamenta. 😇🙏❤️
09-16/ 07/ 20022
#roma #joy #gioia #fede #faith #amicizia #friendship
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“L’eucarestia è l’autostrada per il cielo” Beato Carlo Acutis
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“Amatevi come io ho amato voi” Gv 13
Informazioni Grest 2022. Informazioni Grest 2022.
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