
E’ più bello insieme

“Dietro i volti sconosciuti, della gente che mi sfiora quanta vita, quante attese di felicità, quanti attimi
vissuti, mondi da scoprire ancora, splendidi universi accanto a me.
E’ più bello insieme, è un dono grande l’altra gente..”
Così cantavo a squarciagola con i giovani della parrocchia di Regina Pacis una ventina di anni fa, durante gli
incontri di gruppo, il grest o i campi estivi.
E’ più bello insieme!
Così mi piace esprimere il desiderio di riprendere con entusiasmo questo nuovo anno pastorale dopo i
travagli della pandemia e delle varie chiusure e limitazioni subite in questo ultimo anno e mezzo.
Finalmente, con le dovute precauzioni e attenzioni, stiamo riattivando le varie iniziative che caratterizzano
la nostra vivace comunità per le sue innumerevoli attività…
E lo slogan che mi sembra di sentire, sulla bocca di tutti, è, sempre:
“E’ più bello insieme!”
Ciò che a me come parroco, ma penso un po’ a tutti, sta a cuore, non è tanto fare mostra del proprio
campionario di gruppi e iniziative che marciano per conto proprio, ma sentirci tutti parte di una grande
famiglia, la Parrocchia Santa Maria Regina Pacis.
E’ un anno speciale quello che andiamo ad iniziare perché oltre alla ripresa dopo la pandemia, nel 2022
ricorrono gli ottant’anni della nostra chiesa e mi sembra giusto festeggiarli alla grande. Per riuscirci sarà
importante sentirci tutti coinvolti e protagonisti per scrivere nuove pagine significative di questa bella
comunità… sarà essenziale camminare insieme..
Camminare insieme, è l’invito che il nostro vescovo, papa Francesco, ha fatto a tutta la Chiesa a partire
dalla sua Chiesa di Roma domenica 10 ottobre scorso dando avvio al Sinodo. “Sinodo”, è una parola antica,
deriva dal greco e vuol dire “fare strada con”. La Chiesa, fin dagli inizi, l’ha utilizzata per indicare lo stile con
cui vivere la propria appartenenza al santo popolo di Dio. Nello scorrere il libro degli Atti degli Apostoli è
possibile scorgere come lo Spirito Santo ha guidato i discepoli del Signore a vivere l’esperienza della
comunione e della partecipazione all’unica missione del Maestro portando l’evangelo fino ai confini del
mondo.
Anche oggi, come spesso nel corso della storia, per ravvivare la propria identità e raccogliere le sfide del
tempo presente, la comunità cristiana sente la necessità di ritrovarsi (con-venire) e condividere nella
corresponsabilità lo stile con cui donare l’amore di Dio (il Vangelo).
Alcuni pensano che il cristianesimo stia sul viale del tramonto: le chiese sembrano svuotarsi sempre di più,
ogni tanto spuntano nuovi scandali che disamorano tanta gente, sembra che a menar le danze siano
sempre i soliti cardinaloni..
Io non la penso così. Anzi, io penso che oggi più che mai il mondo abbia bisogno di donne e di uomini che
hanno sentito tutto l’amore di Dio e che, da innamorati sanno contagiare questo mondo con la loro
entusiasmante speranza. Oggi è tempo di uomini e donne che non hanno timori reverenziali ma che, con
gioia sanno condividere le loro passioni e i loro sogni..
Comincio io a raccontarvi come sogno la Chiesa, sperando che insieme a voi, tutto questo possa diventare
realtà.
Sogno una Chiesa fatta di gruppi aperti e inclusivi, che sanno valorizzare i talenti di ciascuno.
Sogno una Chiesa missionaria, libera e disinteressata, che non cerca rilevanza e tornaconti, ma che percorre
i sentieri della gente del nostro tempo, chinandosi su chi è al margine.
Sogno una Chiesa capace di guardare negli occhi i giovani delusi, che accoglie i forestieri e da speranza agli
sfiduciati.
Sogno una Chiesa che dialoga senza paura con chi ha idee diverse.
Sogno una Chiesa che, come il buon samaritano, sappiano farsi prossime a chi è ferito dalla vita, per
fasciarne le piaghe con compassione.
E tu, come sogni la Chiesa? Fammelo sapere e insieme cercheremo di realizzarla!
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