Si tratta di un gruppetto di persone che affiancano i sacerdoti per attivare quella conversione pastorale della parrocchia tanto auspicata da Papa Francesco: una parrocchia che non si limita ad offrire dei servizi religiosi a quanti gliene chiedono, ma che annuncia il vangelo vivendo delle relazioni di simpatia, di collaborazione e di cura con tutti coloro che vivono nel quartiere.
.
Che cosa fa?
L’équipe pastorale è dunque chiamata a «custodire il senso del cammino che come Chiesa di Roma si sta facendo e ad animarlo, tenerlo vivo all’interno della comunità». In concreto, essa ha il compito di aiutare gli operatori pastorali e tutta la comunità a vivere la missionarietà.
La prima fase dell’evangelizzazione prevede il “mettersi in ascolto”, di Dio e della sua Parola, degli uomini e delle loro necessità. Lo slogan che ci sta accompagnando in questi due anni è: “In ascolto del grido della città”: percepire tutte quelle situazioni di povertà, solitudine, malattie, disagi.. tutte quelle invocazioni più o meno esplicite di aiuto…
Tre sono gli ambiti sui quali si sta concentrando la nostra attenzione: alle famiglie, ai giovani e ai poveri e malati
L’equipe ha il compito di aiutare gli operatori pastorali a progettare l’azione di ascolto, fornendo loro attenzioni, strategie, strumenti; verificare che l’ascolto venga realizzato; sintetizzare quanto raccolto nella fase di ascolto; condividere esperienze e testimonianze con le altre équipe pastorali del territorio; attivare legami con istituzioni e associazioni di zona.
.
Da chi è formato?
I membri dell’equipe non sono tanto «professionisti competenti e qualificati», quanto «cristiani apparentemente come tutti, ma in realtà capaci di sognare, di contagiare gli altri con i loro sogni, desiderosi di sperimentare cose nuove». Non «pensatori isolati», ma gente che ha «voglia di incontrare gli altri», che non si vergogna «di farsi vicina ai poveri» ed «esercitano una certa attrazione sui giovani». ( Mons. Angelo De Donatis)