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A Monteverde

I DOMENICA DI QUARESIMA

I DOMENICA DI QUARESIMA

28/02/2022 Regina Pacis

“Guardare con gli occhi del cuore”

Vita di Charles de Foucauld

 

Charles de Foucauld nasce a Strasburgo, in Alsazia, il 15 settembre 1858. Rimasto presto orfano di entrambi i genitori, andrà a vivere con la sorella Marie presso il nonno materno. Durante gli studi liceali abbandona ogni pratica religiosa e si considera ateo. Nell’ottobre 1876 entra nell’accademia militare, e quindi nella scuola di cavalleria. Vivrà rapporti difficili con le autorità, causa la sua scarsa attitudine alla disciplina e un’evidente dissolutezza di costumi. Verrà infatti allontanato dal servizio “per indisciplina aggravata da  notoria cattiva condotta”. Proprio per questo aveva già in buona parte sperperato l’ingente eredità lasciatagli dal nonno defunto. Prima reintegrato e poi congedatosi dall’esercito, partecipa a un’importante missione esplorativa nel Marocco, travestito da rabbino, dove tra l’altro rimane profondamente colpito dalle manifestazioni di fede dei musulmani. Nell’ottobre del 1886 entra nella chiesa di Sant’Agostino a Parigi per chiedere al reverendo Huvelin di essere aiutato a conoscere la fede cristiana. Huvelin, un prete parigino noto per la sua alta spiritualità, confessore e padre spirituale delle persone appartenenti alle più diverse classi sociali, prima di ascoltarlo gli chiede di confessarsi. Ha così inizio per Charles un autentico cammino di conversione, le cui tappe saranno costantemente seguite e consigliate dallo stesso Huvelin, diventato il suo vero padre nella fede.

Dopo un pellegrinaggio in Terrasanta, Charles pensa di aver trovato la sua strada: lascia la famiglia e, consigliato da Huvelin, nel gennaio 1890 entra nella “trappa” di Notre-Dame des Neiges, un monastero molto povero, nell’Ardèche. Pochi mesi dopo si trasferirà in un’altra trappa, collegata con la prima, Notre-Dame du Sacré Coeur, vicina ad Akbès, in Siria. La partenza per la trappa significherà il distacco dalla cugina, Madame de Bondy, alla quale era legato da grande affetto, e che resterà in seguito la destinataria di lettere che rappresentano una delle più straordinarie storie della spiritualità di un uomo e di un’epoca. Il distacco gli suggerisce anche un’espressione che sarà quasi un programma, convinto che dovrà sempre “trarre la forza dalla mia debolezza”. Vivrà la vita del trappista per sette anni, durante i quali però scopre che la sua vocazione è un’altra: quella di vivere integralmente la sequela del Divin Maestro, a partire dai luoghi della sua vita e della sua missione. Lasciata la trappa, si reca a Nazareth, dove accetta il ruolo di domestico delle clarisse di Nazareth, e vive in un piccolo capanno nell’orto del monastero, svolgendo il suo lavoro e dedicando lunghissimi tempi alla preghiera e alla meditazione, soprattutto del Vangelo. Sceglie come motto “Jesus Caritas” e come simbolo un cuore sormontato da una croce: un motto e un simbolo che diventeranno un giorno il contrassegno che distinguerà tutte quelle famiglie spirituali che si ispireranno a lui.

Dopo alcuni anni, sente nuovamente la necessità di andare oltre nell’imitazione del Maestro. Accetta i consigli del suo padre spirituale e si prepara al sacerdozio, ricevendo l’ordinazione il 9 giugno 1901. Inizia quindi la sua nuova avventura, recandosi a Beni Abbès, nel Sahara algerino, non lontano da Orano. Qui costruisce un romitaggio, nella speranza di aprire un giorno una comunità di monaci. Si dedica all’accoglienza di pellegrini e locali, collaborando alla redenzione degli schiavi. Entra in contatto con i grandi nomadi del deserto, i tuareg, e finisce per stabilirsi in un piccolo villaggio, Tamanrasset, nel deserto del Sahara, grazie anche all’amicizia stabilitasi con un loro capo, Musa Ag Amastan. Costruisce un primo eremo e quindi un secondo sul massiccio dell’Hoggar. L’idea di poter convertire il popolo presso cui si era stabilito lascia lentamente il posto al desiderio di essere un autentico testimone del Vangelo, di indurre i suoi amici a pensare quanto doveva essere buono il suo Dio, il suo padrone, se aveva un servo così buono. Vive lunghi periodi di solitudine, e dialoga con gli amici per corrispondenza: questo spiega lo straordinario numero delle sue lettere, che rappresentano anche la storia della sua vita e della sua spiritualità.

Condividendo la vita dei tuareg ne impara la lingua, al punto tale da essere in grado di scrivere un dizionario, ancora in uso, tuareg-francese; traduce diversi brani dei libri sacri e poi si dedica alla raccolta di canti, poesie, tradizioni di questo popolo, testi che rappresentano uno dei pochi materiali che possediamo per conoscere la storia e la cultura del popolo tuareg. Lentamente, i tuareg lo accolgono come un fratello, chiamandolo “il marabutto cristiano”, l’uomo di Dio, per la sua bontà e la sua grande comunione con Dio. La sua giornata aveva un ritmo semplice e molto austero: undici ore di preghiera, sei di lavoro, poche ore di sonno; e poi grande disponibilità all’accoglienza, al dialogo, all’aiuto fraterno verso tutti.

Tra il 1909 e il 1913 compie alcuni viaggi in Francia, nella speranza di coinvolgere dei laici nell’opera di evangelizzazione, secondo il modello delle prime comunità cristiane (sceglie come esempio Aquila e Priscilla), organizzandoli in un’Unione dei fratelli e sorelle del Sacro Cuore di Gesù. Scoppiata la Prima Guerra Mondiale, il conflitto coinvolge anche alcune tribù locali, provocate dai turchi e dai tedeschi a ribellarsi contro i francesi. Fratello Charles aveva allora costruito un piccolo fortino, alla periferia di Tamanrasset, per difesa di sé e della popolazione. Il 1° dicembre 1916 una banda di predoni, aiutati da un uomo che fratello Charles aveva beneficato, prende in ostaggio l’eremita per saccheggiargli la casa. Forse spaventato per l’arrivo di due cammellieri francesi, il giovane che sorvegliava fratello Charles gli spara alla tempia, uccidendolo sul colpo.

 

PREGHIERA

 

“Il Signore ascoltò
la nostra voce”

(Dt 26,7)

 

“Non di solo pane
vivrà l’uomo”

(Lc 4,4)

Gesù,

usiamo i nostri occhi

dal mattino alla sera

e spesso sono

così stanchi e affaticati

che non bastano colliri

e impacchi per dar loro sollievo.

Non sempre, però, sappiamo

vedere nel profondo, cogliere

ciò che veramente conta:

ci accontentiamo

di guardare in superficie,

parzialmente, dando giudizi

frettolosi e talora cinici

su persone e situazioni.

Insegnaci, Signore,

a seguire il tuo esempio,

a saper guardare

con gli occhi del cuore

per liberarci da lamentele,

superficialità ed egoismi.

Amen

 

quaresima

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“Colui che si riveste della luce come di un mant “Colui che si riveste della luce come di un mantello si è degnato per noi di diventare come noi.
In questo giorno Egli si copre dei flutti del Giordano;
non che abbia bisogno di purificarsi,
ma per offrirci in se stesso il rinnovamento.
Quale prodigio! 
Senza fuoco Egli rifonde, 
e senza frantumare, plasma di nuovo 
e salva coloro che in Lui sono illuminati.
Cristo nostro Dio, il Salvatore delle nostre anime.” 
Dalla voglia della teofania di Nostro Signore Gesù Cristo.

Fine della settimana di convivenza presso la casa Generalizia con alcuni giovani della nostra parrocchia.
Il Signore illumini il loro cammino per una vita nuova e piena!
“Quest’anno abbiamo approfondito il credo. Con “Quest’anno abbiamo approfondito il credo. Contemplare il Cristo nel giudizio universale è contemplare il centro della nostra fede. È Lui il centro della storia. Chiediamo a Maria di accompagnarci ad accogliere lo Spirito Santo per una vita piena e realizzata come Gesù Cristo.”
Un grazie particolare va alla dott.sa Sara Magister per averci accompagnato nell’arte e nella fede.

Visita alla Cappella Sistina con il gruppo dei cresimandi e loro genitori.
Domenica 22 gennaio 2023 Consegna dei Vangeli ai b Domenica 22 gennaio 2023
Consegna dei Vangeli ai bambini del primo anno comunione. 

«Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.
Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti»
“La festa del battesimo di Gesù non è la festa “La festa del battesimo di Gesù non è la festa del nostro battesimo. Possiamo azzardare che forse il battesimo di Gesù è la festa della nostra cresima. Per 30 anni Gesù ha vissuto nel nascodimento imparando a diventare fedele nelle piccole cose di ogni giorno: scuola, casa, lavoro, famiglia, amici. Con il battesimo Gesù inizia a compiere le promesse di Dio e soprattutto quella di fare giustizia. Fare giustizia è fare della propria vita un capolavoro. Vi auguriamo cari ragazzi di prepararvi alla cresima sapendo che sarà l’inizio per compiere le promesse di Dio per voi. Scrivendo, nelle piccole cose di ogni giorno, i vostri capolavori” Padre Erasmo 
Grazie ai catechisti per i due giorni semplici, intensi e belli!
Ritiro cresimandi - Assisi 2023 Ritiro cresimandi - Assisi 2023
«Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’». Mt 2

Con queste parole evangeliche abbiamo iniziato il campo adolescenti e con queste parole lo concludiamo.
Nel riconoscere come siamo accolti possiamo imparare ad accogliere. E questo campo ci ha dato la chiave dell’accoglienza: CUSTODIRE LE RELAZIONI! Come ha fatto San Giuseppe con il bambino e sua madre. 

Buon cammino a tutti riconoscendo che noi siamo chiamati ad essere e diventare prossimi di qualcun altro!

28-30 dicembre 2022
AMELIA
Campo invernale adolescenti Campo invernale adolescenti
DOMANI SERA IN PARROCCHIA! NON MANCATE… DOMANI SERA IN PARROCCHIA!

NON MANCATE…
NON SIATE TIMIDI… Prenotatevi per una serata di NON SIATE TIMIDI…
Prenotatevi per una serata di serenità e anche per dare una mano ai ragazzi che vogliono partecipare alla GMG…
CENA CON DELITTO Venerdì 23 dicembre 2022 dalle 1 CENA CON DELITTO
Venerdì 23 dicembre 2022 dalle 19.30 nel teatro parrocchiale. 
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Serata di AUTOFINANZIAMENTO organizzata dai RAGAZZI della Parrocchia per la GMG A LISBONA Agosto 2023.
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OBBLIGATORIO LA PRENOTAZIONE
Con il rito del lucernario di questa sera è inizi Con il rito del lucernario di questa sera è iniziato il tempo di avvento. Quest’anno la corona d’avvento è posta dinnanzi ad una porta. L’avvento è la porta per incontrare il Signore che passa nella nostra vita. Maria è porta che si apre sul mistero di Dio. Gesù è la porta che ci conduce alla salvezza. 
Buon cammino di avvento
#avvento #advent
Pellegrinaggio delle 7 (3) chiese con i ragazzi ch Pellegrinaggio delle 7 (3) chiese con i ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento della cresima. 

Abbiamo camminato chiedendo al Signore la forza di dire si alla sua volontà, cercando ti riconoscere i nostri limiti/ostacoli e darci dei punti da cui partire (Eucaristia, preghiera, comunità, carità)

Grazie ai catechisti, animatori e la grande Sara Magister per averci accompagnato nella guida storico artistica.

#chiese #churches #sangiovanninlaterano #santamariamaggiore #santacroceingerusalemme
Seconda tappa, visita all’abbazia di Casamari. Seconda tappa, visita all’abbazia di Casamari.
Gita Adoratori. L’Eucarestia fa la Chiesa, e la Gita Adoratori.
L’Eucarestia fa la Chiesa, e la Chiesa fa l’Eucaristia. 😇
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Con la messa di oggi si conclude l’esperienza del campo adolescenti presso la casa Generalizia dei Canonici Regolari dell’immacolata Concezione.
A Dio il nostro più sincero grazie perché ci ha dato la possibilità di incontrarlo ed incontrarci. Egli continui a gettare la sua parola sulle nostre fondamenta. 😇🙏❤️
09-16/ 07/ 20022
#roma #joy #gioia #fede #faith #amicizia #friendship
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Domenica 22 maggio 2022
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