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Parrocchia Regina Pacis

A Monteverde

La Messa

La Messa

Di seguito i link agli articoli parrocchiali legati alla Messa, e più oltre una introduzione al Sacramento.

  • Anno catechetico 2022
  • SOLENNITA’ DELL’IMMACOLATA 8 DICEMBRE 2021
  • Mandato ai catechisti
  • Indulgenza di Assisi


Significato teologico

La celebrazione eucaristica ha quattro significati principali:

  • Il convito, segno di unione fra Cristo e la Chiesa, come l’Ultima Cena,

  • Il memoriale, ricordo e presenza di Cristo nell’attesa del suo ritorno,

  • Il ringraziamento, per i doni ricevuti da Dio,

  • Il sacrificio, rinnovazione incruenta del sacrificio di Cristo sul Calvario.

.

Questi quattro significati principali sono intimamente legati fra loro e sono richiamati da diverse parti della liturgia. Abbastanza vivo è il dibattito teologico su quale, tra questi, sia il significato principale da attribuire alla celebrazione eucaristica.

 

Nell’eucaristia l’attore principale è Cristo, presente attraverso il sacramento.
È infatti Cristo l’offerta che la Chiesa attraverso lo Spirito Santo presenta al Padre in virtù della comunione che la rende «un solo Corpo» con Cristo. L’offerta di Cristo è presentata dal sacerdote, che agisce «in persona Christi» e dall’assemblea che partecipa alla celebrazione.

 

Tuttavia, la celebrazione non è a esclusivo vantaggio dell’assemblea, ma i frutti spirituali dell’eucaristia, che è il sacrificio di Cristo per la redenzione del mondo, sono per tutta la Chiesa, non solo per tutti i vivi, ma anche per le anime dei defunti che si trovano in Purgatorio.

Gli angeli e i santi si uniscono alla liturgia terrena che è prefigurazione della liturgia celeste con cui la Chiesa trionfante adora Dio.

 

Rito romano (forma ordinaria)

 

Altare consacrato per celebrazioni eucaristiche. Per la Chiesa cattolica rappresenta sia la mensa dell’Ultima cena sia lo strumento per rivivere la Crocifissione di Gesù

Viene qui di seguito descritta la forma ordinaria del rito romano, entrata in vigore col Messale di Paolo VI nel 1969 in applicazione delle disposizioni della Costituzione Sacrosanctum Concilium emanata dal Concilio Ecumenico Vaticano II.

La celebrazione ordinaria consiste di due parti principali: la Liturgia della Parola e la Liturgia eucaristica; esse sono così strettamente congiunte tra loro da formare un unico atto di culto. Nella messa viene imbandita tanto la mensa della parola di Dio quanto la mensa del Corpo di Cristo, e i fedeli ne ricevono istruzione e ristoro. Ci sono inoltre alcuni riti che iniziano e altri che concludono la celebrazione.


I riti di introduzione

I riti che precedono la Liturgia della Parola hanno un carattere di inizio, di introduzione e di preparazione. Scopo di questi riti è che i fedeli, riuniti insieme, formino una comunità, e si dispongano ad ascoltare con fede la parola di Dio e a celebrare degnamente l’eucaristia.

 

Introito:

Mentre i sacerdoti accedono processionalmente all’altare, i fedeli accompagnano con il Canto d’Ingresso questo momento. Se non si canta, si può leggere l’antifona proposta dal Messale.

 

Saluto:

Consiste nel Segno di Croce, la formula Il Signore sia con voi (Dominus vobiscum) o simili, e la presentazione (generalmente da parte del sacerdote o del diacono) della messa del giorno, invece il Vescovo può usare la formula “La pace sia con voi”.


Atto penitenziale:

I fedeli e il sacerdote chiedono perdono per i propri peccati. Si utilizza una delle tre formule proposte: il Confesso (Confiteor), una forma responsoriale che ha inizio con l’invocazione Pietà di noi, Signore (Miserere nostri, Domine), oppure le invocazioni Signore, pietà (Kyrie, eleison).


Kyrie eleison:

Se nell’atto penitenziale non è già stata usata questa formula, vanno eseguite le invocazioni (facoltative).


Gloria:

Nelle domeniche (tranne in Avvento e Quaresima), solennità e feste, e quando è prescritto, si recita o canta l’inno Gloria a Dio nell’alto dei cieli (Gloria in Excelsis Deo).

Orazione colletta:

Introduce la messa del giorno tramite una preghiera mobile, che termina con la conclusione lunga o “trinitaria”.


La Liturgia della Parola:

La Liturgia della Parola è costituita dalla lettura di brani tratti dalla Sacra Scrittura, dall’omelia del celebrante (ove prescritta), dalla professione di fede (nelle domeniche e solennità), e dalla preghiera dei fedeli.

I testi delle letture cambiano ogni giorno e sono tratti dal Lezionario.
I testi ruotano secondo un modello di Anni Pari e Anni Dispari nelle ferie e Anni A, B, e C nelle domeniche e in alcune solennità; nella maggior parte delle solennità le letture sono le stesse tutti gli anni. Dopo la prima lettura ha luogo il Salmo responsoriale. Le letture non sono proclamate da colui che presiede, ma da altri ministri; il Vangelo è letto dal diacono, o da un altro sacerdote, o altrimenti dallo stesso celebrante principale.

 

Omelia:

Obbligatoria di domenica e nelle feste di precetto e raccomandata negli altri giorni in particolare nelle ferie di Avvento e Quaresima,è la spiegazione “o di qualche aspetto delle letture della sacra Scrittura, o di un altro testo dell’Ordinario o del Proprio della Messa del giorno”,ed è tenuta di solito dal celebrante.

Professione di fede: 

Nelle domeniche e nelle solennità i fedeli testimoniano la propria fede recitando il Credo. Generalmente, si recita il Simbolo niceno-costantinopolitano, ma, soprattutto in Quaresima e nel Tempo di Pasqua, può essere sostituito dal più breve Simbolo apostolico.

Preghiera universale o preghiera dei fedeli. Conviene che abbia luogo a tutte le messe con partecipazione di popolo. Generalmente, il sacerdote introduce la preghiera con una breve monizione, quindi il diacono o un lettore legge o canta le singole intenzioni (l’ordine di solito è: preghiera per la Chiesa, per i governanti e per il mondo, per i tribolati, per la comunità locale), che terminano con l’invito Preghiamoː Ascoltaci, o Signore o simile (in latino Dominum deprecemur: Te rogamus, audi nos). Il popolo risponde all’invito proposto. La preghiera è conclusa da una breve orazione del celebrante.

La Liturgia eucaristica

La Liturgia eucaristica sviluppa le azioni di Gesù durante l’ultima cena in tre momenti: la preparazione dei doni, la preghiera eucaristica e la comunione.

La preparazione dei doni (offertorio)

«[V]engono recati … all’altare, talvolta in processione, il pane e il vino che saranno offerti dal sacerdote in nome di Cristo nel sacrificio eucaristico, nel quale diventeranno il suo Corpo e il suo Sangue. È il gesto stesso di Cristo nell’ultima Cena, “quando prese il pane e il calice”. “Soltanto la Chiesa può offrire al Creatore questa oblazione pura, offrendogli con rendimento di grazie ciò che proviene dalla sua creazione” [ Ireneo di Lione, Adversus haereses, 4, 18, 4; cf Ml 1,11]. La presentazione delle oblate all’altare assume il gesto di Melchisedec e pone i doni del Creatore nelle mani di Cristo. È lui che, nel proprio Sacrificio, porta alla perfezione tutti i tentativi umani di offrire sacrifici.»

Seguono poi il lavabo, rito con cui il sacerdote prega di essere purificato dai peccati, mentre si lava le mani, quindi l’invito alla preghiera da parte del sacerdote cui il popolo rispondeː Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa, e l’orazione sopra le offerte.

La preghiera eucaristica:

Azione di grazie (prefazio). Variabile a seconda della “diversità del giorno, della festa o del Tempo”.


Acclamazione
:

Santo (Sanctus), cantato da tutta l’assemblea.


Epiclesi:
 

Consiste nell’invocazione dello Spirito Santo sulle offerte affinché diventino realmente corpo e sangue di Gesù Cristo. L’assemblea si inginocchia mentre il sacerdote recita l’epiclesi e resta inginocchiata per tutto il racconto seguente.

Racconto dell’istituzione e consacrazione. Il sacerdote consacra le offerte pronunciando le parole di Gesù durante l’ultima cena, mentre alza l’ostia e il calice. Segue un’invocazione dell’assemblea, generalmente Annunziamo la tua morte, Signore… (Mortem tuam annuntiamus, Domine…) introdotta dal sacerdote con le parole Mistero della fede (Mysterium fidei).


Anamnesi:
 

Vengono commemorate la passione, morte, risurrezione e ascensione al cielo di Cristo.


Offerta:

La Chiesa offre a Dio, per mezzo dello Spirito Santo, la vittima immacolata.

Intercessioni per i vivi e per i defunti.


Dossologia:
 

La formula conclusiva, Per Cristo, con Cristo e in Cristo… (Per ipsum et cum ipso et in ipso…) al termine della quale il popolo dà il proprio assenso acclamando Amen.

Esistono diverse preghiere eucaristiche. L’Ordinamento Generale del Messale Romano disciplina l’uso delle Preghiere I, II, III, IV. La Preghiera Eucaristica I, detta anche Canone Romano, si può sempre usare; la II è “più indicata per i giorni feriali o in circostanze particolari”; la III è preferibile “nelle domeniche e nei giorni festivi”; la IV si può dire “quando manca un prefazio proprio e nelle domeniche del tempo ordinario”.

Nell’appendice all’Ordo Missae del Messale Romano, Editio Typica Tertia, si trovano inoltre le Preghiere Eucaristiche “della riconciliazione” I e II, e la Preghiera Eucaristica V che si può usare “nelle messe per varie necessità”.

Tutte le preghiere eucaristiche in uso configurano un’unica azione eucaristica-sacrificale, espressa in parole, gesti e preghiere dal sacerdote; l’assemblea è invitata ad unirsi all’azione del celebrante, in quanto egli dice: “Rendiamo grazie al Signore nostro Dio” (Gratias agamus Domino Deo nostro); “È cosa buona e giusta” (Dignum et iustum est) ed attende che essa ratifichi la propria preghiera con l’Amen.

 

I riti di comunione:

Preghiera del Signore. Dopo una breve introduzione del sacerdote, tutti recitano o cantano il Padre Nostro (Pater Noster), tratto da Matteo 6,9-13, al termine del quale il sacerdote recita l’embolismo Liberaci, o Signore… (Libera nos, quaesumus, Domine), al quale il popolo risponde con la dossologia Tuo è il regno… (Quia tuum est regnum…)

Rito della pace. Introdotto da una breve orazione del celebrante, segue l’invocazione affinché la pace di Dio sia sul popolo e quindi, secondo opportunità,[24] lo scambio di un segno di pace secondo gli usi locali (a seconda di quanto stabilito dalle Conferenze Episcopali), in modo sobrio.

Frazione del pane. In maniera visibile a tutti, il sacerdote compie tale azione ed esegue l’immistione di una piccola porzione dell’ostia nel calice a significare “l’unità del Corpo e del Sangue di Cristo nell’opera della salvezza”[26]. Nel mentre si dice o si canta l’Agnello di Dio (Agnus Dei).


Comunione:
 

Con una preghiera silenziosa il sacerdote si prepara alla propria comunione, quindi presenta l’Agnello di Dio, dice insieme con l’assemblea Signore, non sono degno… (Domine, non sum dignus…) e comunica sé stesso (mentre inizia il canto di comunione[27]) e i ministri. Dopodiché ha luogo la distribuzione della Santa Comunione ai fedeli che ne hanno le debite disposizioni.

Orazione dopo la comunione.

Orazione recitata dal sacerdote con la conclusione breve.

I riti di conclusione


Comunicazioni o avvisi al popolo.


Benedizione.

Generalmente, il sacerdote, premesso il saluto Il Signore sia con voi, cui l’assemblea risponde di conseguenza, impartisce la benedizione dicendo Vi benedica Dio onnipotente, + Padre e Figlio e Spirito Santo, alla quale il popolo, dopo essersi fatto il segno di croce, risponde Amen. Il vescovo prima di impartire la benedizione come sopra, usa una formula più lunga e che prevede la risposta del popolo, ossia V.) Sia benedetto il nome del Signore. R.) Ora e sempre. V.) Il nostro aiuto è nel nome del Signore. R.) Egli ha fatto cielo e terra. Nelle feste e solennità, può essere usata una formula di benedizione solenne oppure una orazione sul popolo. Esistono formulari per le varie circostanze. La benedizione solenne comprende invocazioni del sacerdote, alle quali si risponde Amen. L’orazione sul popolo si può usare in alternativa alla benedizione solenne e in altre circostanze, secondo l’opportunità. Comprende una sola invocazione che il sacerdote conclude con la formula di intercessione Per Cristo nostro Signore, cui i fedeli rispondono Amen. Entrambe le formule possono essere precedute dall’invito del diacono Inchinatevi per la benedizione, e sono seguite dalla formula di benedizioneː E la benedizione di Dio Onnipotente + Padre, Figlio, e Spirito Santo discenda su di voi e con voi rimanga sempre, cui si risponde Amen.


Congedo
.
Quando non segua un altro rito, il diacono congeda il popolo con una formula cui il popolo risponde Rendiamo grazie a Dio.


 

Eventi

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    Via Maidalchini, 17 Roma

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“Colui che si riveste della luce come di un mant “Colui che si riveste della luce come di un mantello si è degnato per noi di diventare come noi.
In questo giorno Egli si copre dei flutti del Giordano;
non che abbia bisogno di purificarsi,
ma per offrirci in se stesso il rinnovamento.
Quale prodigio! 
Senza fuoco Egli rifonde, 
e senza frantumare, plasma di nuovo 
e salva coloro che in Lui sono illuminati.
Cristo nostro Dio, il Salvatore delle nostre anime.” 
Dalla voglia della teofania di Nostro Signore Gesù Cristo.

Fine della settimana di convivenza presso la casa Generalizia con alcuni giovani della nostra parrocchia.
Il Signore illumini il loro cammino per una vita nuova e piena!
“Quest’anno abbiamo approfondito il credo. Con “Quest’anno abbiamo approfondito il credo. Contemplare il Cristo nel giudizio universale è contemplare il centro della nostra fede. È Lui il centro della storia. Chiediamo a Maria di accompagnarci ad accogliere lo Spirito Santo per una vita piena e realizzata come Gesù Cristo.”
Un grazie particolare va alla dott.sa Sara Magister per averci accompagnato nell’arte e nella fede.

Visita alla Cappella Sistina con il gruppo dei cresimandi e loro genitori.
Domenica 22 gennaio 2023 Consegna dei Vangeli ai b Domenica 22 gennaio 2023
Consegna dei Vangeli ai bambini del primo anno comunione. 

«Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.
Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un'altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un'altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti»
“La festa del battesimo di Gesù non è la festa “La festa del battesimo di Gesù non è la festa del nostro battesimo. Possiamo azzardare che forse il battesimo di Gesù è la festa della nostra cresima. Per 30 anni Gesù ha vissuto nel nascodimento imparando a diventare fedele nelle piccole cose di ogni giorno: scuola, casa, lavoro, famiglia, amici. Con il battesimo Gesù inizia a compiere le promesse di Dio e soprattutto quella di fare giustizia. Fare giustizia è fare della propria vita un capolavoro. Vi auguriamo cari ragazzi di prepararvi alla cresima sapendo che sarà l’inizio per compiere le promesse di Dio per voi. Scrivendo, nelle piccole cose di ogni giorno, i vostri capolavori” Padre Erasmo 
Grazie ai catechisti per i due giorni semplici, intensi e belli!
Ritiro cresimandi - Assisi 2023 Ritiro cresimandi - Assisi 2023
«Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’». Mt 2

Con queste parole evangeliche abbiamo iniziato il campo adolescenti e con queste parole lo concludiamo.
Nel riconoscere come siamo accolti possiamo imparare ad accogliere. E questo campo ci ha dato la chiave dell’accoglienza: CUSTODIRE LE RELAZIONI! Come ha fatto San Giuseppe con il bambino e sua madre. 

Buon cammino a tutti riconoscendo che noi siamo chiamati ad essere e diventare prossimi di qualcun altro!

28-30 dicembre 2022
AMELIA
Campo invernale adolescenti Campo invernale adolescenti
DOMANI SERA IN PARROCCHIA! NON MANCATE… DOMANI SERA IN PARROCCHIA!

NON MANCATE…
NON SIATE TIMIDI… Prenotatevi per una serata di NON SIATE TIMIDI…
Prenotatevi per una serata di serenità e anche per dare una mano ai ragazzi che vogliono partecipare alla GMG…
CENA CON DELITTO Venerdì 23 dicembre 2022 dalle 1 CENA CON DELITTO
Venerdì 23 dicembre 2022 dalle 19.30 nel teatro parrocchiale. 
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Serata di AUTOFINANZIAMENTO organizzata dai RAGAZZI della Parrocchia per la GMG A LISBONA Agosto 2023.
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OBBLIGATORIO LA PRENOTAZIONE
Con il rito del lucernario di questa sera è inizi Con il rito del lucernario di questa sera è iniziato il tempo di avvento. Quest’anno la corona d’avvento è posta dinnanzi ad una porta. L’avvento è la porta per incontrare il Signore che passa nella nostra vita. Maria è porta che si apre sul mistero di Dio. Gesù è la porta che ci conduce alla salvezza. 
Buon cammino di avvento
#avvento #advent
Pellegrinaggio delle 7 (3) chiese con i ragazzi ch Pellegrinaggio delle 7 (3) chiese con i ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento della cresima. 

Abbiamo camminato chiedendo al Signore la forza di dire si alla sua volontà, cercando ti riconoscere i nostri limiti/ostacoli e darci dei punti da cui partire (Eucaristia, preghiera, comunità, carità)

Grazie ai catechisti, animatori e la grande Sara Magister per averci accompagnato nella guida storico artistica.

#chiese #churches #sangiovanninlaterano #santamariamaggiore #santacroceingerusalemme
Seconda tappa, visita all’abbazia di Casamari. Seconda tappa, visita all’abbazia di Casamari.
Gita Adoratori. L’Eucarestia fa la Chiesa, e la Gita Adoratori.
L’Eucarestia fa la Chiesa, e la Chiesa fa l’Eucaristia. 😇
“Costruire la casa” Con la messa di oggi si co “Costruire la casa”
Con la messa di oggi si conclude l’esperienza del campo adolescenti presso la casa Generalizia dei Canonici Regolari dell’immacolata Concezione.
A Dio il nostro più sincero grazie perché ci ha dato la possibilità di incontrarlo ed incontrarci. Egli continui a gettare la sua parola sulle nostre fondamenta. 😇🙏❤️
09-16/ 07/ 20022
#roma #joy #gioia #fede #faith #amicizia #friendship
Prime comunioni - III turno Domenica 22 maggio 202 Prime comunioni - III turno
Domenica 22 maggio 2022
“Santa Rita è la santa dell’impossibile perché è nel cuore di Gesù. Bambini fatelo entrare nel vostro cuore e diventerete santi non per le cose straordinarie ma per una vita d’amore” Padre Francesco
Prime comunioni - II turno Sabato 21 Maggio 2022 Prime comunioni - II turno 
Sabato 21 Maggio 2022
“L’eucarestia è l’autostrada per il cielo” Beato Carlo Acutis
Prime comunioni - Primo turno “Amatevi come io h Prime comunioni - Primo turno
“Amatevi come io ho amato voi” Gv 13
Informazioni Grest 2022. Informazioni Grest 2022.
ESTATE 2022 - Grest con posti limitati; - Campo Cr ESTATE 2022
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