Parlare qui dell’orchestra giovanile Fontane di Roma è un onore e un piacere, essendo io un ragazzo di Monteverde cresciuto in questa parrocchia, con il catechismo e tutti gli spazi ed attività che offre, in maniera aperta ed illuminata. E circa un anno fa, la parrocchia si è dimostrata ancora una volta sensibile e attenta alle necessità dei giovani (come sempre nella sua storia), dandoci fiducia quando, nei mesi ancora difficili della pandemia, io ed altri amici studenti del Conservatorio S. Cecilia ci siamo rivolti a padre Francesco chiedendo uno spazio per le prove di un’orchestra… che avevamo intenzione di far nascere. Mi riferisco, come nucleo fondante in quella occasione, a Luciano Siani, che è il direttore dell’orchestra, a Simone Ruggero, nostro primo violoncello e a me, clarinettista.
Diversi sono i motivi che ci hanno portato a decidere di fondare una nuova realtà orchestrale. La nostra orchestra nasce nel gennaio 2021 dal desiderio di creare uno spazio dove poter crescere facendo musica: questi spazi, infatti, in Italia sono sempre meno, e i numeri lo dimostrano: Roma ha due orchestre, Londra 11; l’Italia 33, la Germania 129. Peggiore è la situazione delle orchestre giovanili, e in questo contesto è stato bello ritrovarci, ognuno di noi, con la voglia di fare esperienza in orchestra, unendo le forze e studiando sempre nuovo repertorio in un clima di stima e fiducia reciproca.
In secondo luogo, l’aver fondato l’orchestra ci ha permesso di riprendere a suonare insieme dopo un lungo periodo di pausa a causa della pandemia. Il nome dell’orchestra è un evidente omaggio al compositore Ottorino Respighi che scrisse un poema sinfonico intitolato proprio “Fontane di Roma” (e con esso un omaggio alla città di Roma, che con le sue Istituzioni quali il Conservatorio di S. Cecilia e l’Accademia di S. Cecilia ci permette di formarci negli studi); ma il nome vuole restituire l’immagine di noi musicisti simili a tante piccole fontane dalle quali zampilla un’acqua indispensabile: la musica, l’arte, la cultura. Il nostro obiettivo è quello di portare a chiunque questo bene primario, anche tra i giovani delle periferie romane più disagiate, ricollegandoci a una citazione del M° Claudio Abbado “La cultura è un bene primario come l’acqua;
I teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti.” Queste sono state le premesse della nostra avventura, che ha preso davvero il via solo il 10 settembre scorso con il nostro primo concerto all’interno della chiesa di Regina Pacis. Successivamente abbiamo potuto esibirci nella chiesa di S. Camillo de Lellis e nella chiesa del Gesù in occasione del Natale; con il nuovo anno abbiamo fondato l’associazione dell’orchestra e abbiamo concordato una piccola stagione al Teatro Vascello, dove già due concerti sono stati fatti e due ancora ne verranno, fino a giugno.
La nostra ultima piccola impresa è stata eseguire, la vigilia della Domenica delle Palme, il Requiem di Mozart con il coro di S. Agnese in Agone nella Basilica di S. Maria in Aracoeli, concerto per il quale abbiamo ottenuto il patrocinio di Roma Capitale e che ha visto la partecipazione di circa 700 persone. Il nostro nome vuole indicare la missione che noi musicisti abbiamo, ovvero portare la musica – bene primario come l’acqua – a tutti, mentre più in generale la stessa orchestra rappresenta la metafora della società, o meglio della comunità: il luogo ideale dove poter imparare ad ascoltare e rispettare il proprio vicino, lavorando insieme in vista di un obiettivo.
Nell’eseguire una sinfonia, ogni musicista suona la propria singola parte, rispettandola e in comunione con gli altri, per raggiungere l’obiettivo generale, ovvero l’esecuzione finale complessiva. Il direttore d’orchestra sovrintende l’esecuzione non come un’autorità ma al pari degli altri: il suo ruolo è il coordinamento delle singole parti e la scelta dell’interpretazione che intende dare alla partitura. Tutto ciò che abbiamo fatto finora è stato certamente possibile per la volontà e la determinazione che ciascuno di noi sta mettendo in questo progetto, ma anche grazie a coloro che ci sostengono e ci permettono di proseguire nelle nostre attività: mi riferisco, in maniera speciale, alla Chiesa di Roma e alla sua Diocesi.
Infatti, per le nostre prove sino ad ora abbiamo potuto contare sulla generosità e disponibilità del teatro di Regina Pacis, dove la maggior parte delle volte prepariamo i nostri concerti; un paio di volte siamo anche stati nel teatro dei padri Barnabiti a villa Sciarra e nella sala parrocchiale di S. Camillo de Lellis. Altrettanto piacevole ed importante è stata la fiducia da parte dei padri Gesuiti e dei padri Francescani nel permetterci di portare la musica nelle loro basiliche (mi riferisco, rispettivamente, alla Chiesa del Gesù e alla Basilica dell’Aracoeli), e per queste ragioni noi tutti siamo grati alla Chiesa di Roma per permettere, ancora una volta dopo secoli di promozione e diffusione della cultura, a una realtà di giovani musicisti di crescere e fare esperienza.
Le difficoltà sono numerose, soprattutto perché il nostro obiettivo è far stabilizzare questa orchestra nella realtà romana e trasformare un giorno la nostra orchestra giovanile in una possibilità di svolgere professione che amiamo, la professione d’orchestra: per far ciò stiamo presentando tante domande per l’accesso a iniziative e finanziamenti pubblici e cercando sponsor che, con la loro fiducia, vogliano sostenerci per le nostre attività. La tenacia non ci manca e, grazie a padre Francesco, padre Erasmo e a tutta la parrocchia di Regina Pacis, nell’attesa di un nuovo concerto nella nostra chiesa (e di una bella partita di calcetto!), continuiamo le nostre prove nel Teatro e proseguiamo a suonare con sempre più passione e determinazione! Facebook: Orchestra giovanile Fontane di Roma Instagram: orchestrafontanediroma