
Perché vale la pena andare a messa? Come vivere la domenica?
Quali sono le obiezioni che i genitori hanno quando si propone loro di partecipare alla Messa?
E conseguentemente perché vale la pena andare a messa?
I genitori hanno due grandi obiezioni riguardo alla messa domenicale che non dobbiamo dimenticare: le dobbiamo prendere in seria considerazione. Possiamo cominciare chiedendo direttamente loro – ma con tanta leggerezza e nel sorriso – quali sono le obiezioni che hanno nell’essere fedeli alla messa. Oppure possiamo chiedere loro quali obiezioni solleverebbero i loro amici genitori, di modo che non si sentano subito messi in mezzo. Oppure possiamo dirle noi per primi, poiché, se conosciamo bene la vita delle famiglie, le abbiamo sentite ripetere tante volte.
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“Siamo stanchi della fatica della settimana”.
I genitori diranno innanzitutto che la domenica sono molto stanchi. Che tutti i giorni della settimana corrono come dei pazzi nell’inferno del traffico, per accompagnare i figli a scuola, per andare al lavoro, per tornare in orario a fare i compiti con i figli o per portarli ai diversi sport, oppure solo per preparare la cena.
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Dietro queste parole c’è una stanchezza reale. Oggi la vita è difficilissima. I genitori hanno bisogno veramente di tempo per riposare, di tregua dal ritmo soffocante della società
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Una delle condizioni nuove e più difficili del nostro tempo è che Internet sta diminuendo le nostre ore di sonno: è provato che da quando Internet ha iniziato ad affermarsi fino ad oggi, con l’invasione degli attuali iPhone, noi dormiamo tutti, compresi i preti, un’ora in meno a notte! Dieci anni fa, ognuno di noi dormiva un’ora di più ogni giorno. Oggi torni a casa e stai almeno un’ora nella notte in più sveglio per lavorare o navigare sul web. Qualcuno va a dormire tutte le sere all’1 di notte o ancora più tardi. Guardate che non è una cosa da poco. Poi ci si domanda come mai siamo nervosi e come mai litighiamo in famiglia! Come mai non abbiamo la lucidità per evitare di arrabbiarci, come mai ci manca la serenità se qualcuno ci dice qualcosa di spiacevole. Noi siamo stanchi, molto stanchi.
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Non si deve dimenticare poi la stanchezza ingenerata dal traffico. In una città come Roma ogni 10 metri c’è una macchina in doppia fila. Ogni 10 metri c’è uno che va troppo lento. Ogni 10 metri c’è uno che ti taglia la strada. Noi tutti arriviamo al luogo di lavoro con una grande tensione addosso, perché sappiamo che guidare in queste condizioni è pericoloso. Ed abbiamo sempre paura di arrivare tardi. La sera poi ci distruggono nuovamente le file: non vediamo l’ora di tornare a casa dai bambini e dalla moglie o dal marito e stiamo ore in fila, a volte per uno stupido incidente, a volte perché non c’è altra via che quella trafficatissima per la quale passano tutti.
“La domenica voglio stare in famiglia, non sto mai con loro..”
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Prima di rispondere, vale la pena sollevare la seconda obiezione: ognuno sente che la domenica desidera stare in famiglia e uscire la mattina gli appare come un ulteriore impedimento allo stare con le persone che ama e che vede pochissimo, talvolta solo a sera tardi, durante la settimana. I genitori lo dicono sempre: “Vorrei stare di più in famiglia” … “non parlo mai con i miei figli, non parlo mai con mia moglie, almeno la domenica mi lasci stare in famiglia!”.
Anche qui è sciocco obiettare che la messa è più importante: l’obiezione non aiuterebbe nel dramma. Anzi credo che dobbiamo anche qui approfondire il dramma di cui parlano, perché è reale. Ci sono padri – e anche madri – che non hanno più tempo per stare con i loro figli. Ci sono donne che non sono state “liberate”, come voleva il femminismo, dal fatto di lavorare fuori casa, bensì sono ancora più schiave. Lavorano come matte fuori di casa e poi, tornate a casa, debbono fare lo stesso tutto quello che facevano un tempo le donne che lavoravano come casalinghe. Insomma tante lavorano il doppio di prima. Sono meno libere di un tempo. Spesso sono solo i nonni o le tate che stanno con i figli al pomeriggio. Moltissimi genitori, soprattutto i papà, vedono i figli solo alla sera. Non fanno mai i compiti con loro. Parlano pochissimo con loro. E quando li vedono alla sera, stanno con loro con il peso della stanchezza della giornata, hanno poche energie per stare con i figli in maniera gioiosa e attenta.
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Non parliamo poi del rapporto tra uomo e donna, marito e moglie. Le lunghe chiacchierate dei tempi del fidanzamento sono talvolta un lontano ricordo. Ma spessissimo non per cattiveria. Le donne desidererebbero parlare con i mariti ed anche i mariti, sebbene più taciturni, in fondo lo desidererebbero. E la domenica appare come l’ultimo rifugio per parlarsi negli occhi marito e moglie, per scambiarsi confidenze e coccole.
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“Ma allora perché venire a messa se siamo stanchi ed abbiamo bisogno di stare in famiglia?”
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Ebbene Perché Gesù Cristo ha inventato la messa, proprio lui che sa tutto della stanchezza dei genitori e del loro desiderio di riscoprire la vita familiare?
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L’ha “inventata” esattamente perché senza la messa non ci riposeremmo mai veramente e non staremmo mai veramente in famiglia! Gesù Cristo ha voluto la messa domenicale perché essa ci riposa e ci rasserena. E perché essa ci permette di stare insieme, marito, moglie e bambini!
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La messa è il vero riposo e la messa è il vero dono di grazia che ci permette di crescere nella comunione.